Un’ulteriore coppia di eventi all’insegna dei “Gusti Unici dell’Umbria” realizzati a Parrano il 3 e il 4 maggio in occasione della FESTA DELLA TERRA hanno confermato la valildità e l’apprezzamento di una formula che unisce cultura, storia, luogo e proposte enogastronomiche,
Venerdì 3 maggio speleologici e studiosi di protostoria hanno presentato i primi risultati della nuova grotta scoperta nella zona della Forra del Bagno Minerale di Parrano. La grotta, detta “dei Conoidi”, si palesa come una dei più interessanti giacimenti protostorici dell’Umbria di recente scoperta. Tale cavità riveste grande interesse dal punto di vista speleologico essendo articolata nelle masse calcaree per diverse centinaia di metri; al tempo stesso è importante perché contiene diffuse testimonianze archeologiche inquadrabili in età pre-protostorica.
La Grotta dei Conoidi, scoperta nel 2022 dal Gruppo Speleologico di Todi, si apre ad un’altitudine di circa 310 metri e si sviluppa attraverso un reticolo di ampie gallerie tra loro parallele, raccordate le une alle altre da passaggi ortogonali intermedi. Sviluppata per circa mezzo chilometro, la cavità dispone di due distinti ingressi nascosti nel folto della vegetazione. La profondità del sistema sotterraneo è pari, per quanto noto oggi, a – 18,50 metri.
Le testimonianze riscontrate dagli archeologi rimandano ad antiche frequentazioni umane, quasi certamente avvenute da ingressi non coincidenti con gli attuali. L’orizzonte cronologico di tali frequentazioni si colloca tra l’età del Bronzo e l’età neolitica, approssimativamente tra 3500 e 6500 anni circa da oggi. Gli studiosi hanno rintracciato in varie aree della grotta resti di vasellame in frammenti, parti ossee di animali selvatici e una mandibola umana appartenuta ad un individuo con un’età alla morte di 18-20 anni. La gran parte dei vasi osservati recava tracce evidenti di combustione all’interno, indice di probabili rituali svolti nella cavità. Non mancano in alcuni settori della grotta brecce ossifere che potrebbero essere riferibili ad epoche ancora più remote dell’età neolitica.
Le esplorazioni sono tuttora in corso a cura del Centro di ricerca speleo-archeologica “Enzo dei Medici” e del Gruppo Speleologico Todi, con la collaborazione di diverse università italiane e straniere.
Al termine del seminario-conferenza, nella suggestiva cornice del castello di Parrano, già appartenuto ai Bulgarelli-Marsciano poi Marescotti, i presenti hanno potuto apprezzare i prodotti del partenariato “Gusti Unici dell’Umbria”, segnatameente il miele millefiori dell’altopiano dlel’Alfina “La Mongolfiera” e il vino della Cantina Checchetelli di Montegabbione.
Il forno comunale di Via Roma, un tempo minuscola fabbrica del pane quotidiano, è stato al centro dell’evento di sabato 4 maggio.
La giornata è iniziata alle 17:00, presso la sede del Municipio, per ragionare insieme sulle “vie dell’emigrazione” ossia di un tema tanto attuale quanto radicato nella storia del nostro paese: l’emigrazione. Un fenomeno che ha visto, tra la fine della II guerra mondiale e la fine degli anni Sessanta del secolo scorso, cambiare il profilo demografico dei piccoli paesi umbri e la loro matrice produttiva e quindi anche paesaggistica, un tempo dominata dagli insediamenti e dalla coltura mezzadrili.
A partire dalle 18:30, l’evento ha proseguito con una deliziosa degustazione dei “Gusti Unici dell’Umbria”, un vero e proprio viaggio sensoriale tra i sapori autentici del territorio.
- Birra Green Gold – American Hemp Ale alla canapa dell’Az. Agr. Valle Libera Ficulle: Una birra innovativa e sorprendente, che unisce la tradizione birraria con l’originalità della canapa, offrendo un’esperienza di gusto unica.
- Olio EVO Il Merlaio di Monteleone: Un olio extravergine di oliva che rappresenta l’eccellenza della produzione olivicola umbra, con un gusto ricco e fragrante che ha conquistato tutti i presenti.
- Patè d’oliva dell’Az. Agr. La Mongolfiera di Orvieto: Un prodotto artigianale che esalta le migliori olive della regione, trasformate in un patè dal sapore intenso e avvolgente.
Una Formula Vincente
L’evento di Parrano ha dimostrato come la combinazione di cultura, storia, paesaggio e gastronomia umbra sia una formula vincente. La bellezza del borgo di Parrano, immerso nel suggestivo paesaggio umbro, ha fatto da cornice perfetta per un pomeriggio di approfondimento culturale e piacere enogastronomico.
L’incontro tra il passato e il presente, tra la riflessione storica e il gusto contemporaneo, ha creato un’esperienza unica che ha lasciato un segno profondo nei partecipanti. La qualità dei prodotti locali, la passione dei produttori e l’attenzione per la sostenibilità sono stati gli ingredienti principali di una serata indimenticabile.