Questo piccolo legume, dalla forma tondeggiante e dai colori che variano dal bianco al nero con sfumature marroni, rosse e screziate, rappresenta un vero e proprio simbolo di biodiversità e tradizione agricola. Viene coltivata nell’areale del Trasimeno e segnatamente nei comuni di Castiglione del Lago, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno, Magione, Città della Pieve, Piegaro, Corciano, Panicale, Paciano.
La Fagiolina del Trasimeno (Vigna unguicolata) ha radici africane, portata in nella penisola attraverso scambi alimentari o migrazioni di popoli mediterrani . Per secoli ha rappresentato una risorsa fondamentale per le comunità locali, grazie alla sua capacità di adattarsi ai terreni poveri e al clima del bacino del Trasimeno. Con l’arrivo di legumi più produttivi, la sua coltivazione è stata progressivamente abbandonata, rischiando l’estinzione. Tuttavia, negli ultimi decenni, un progetto di recupero ha permesso a questa varietà di tornare protagonista, grazie anche al riconoscimento come Presidio Slow Food.
La Fagiolina del Trasimeno si distingue dagli altri legumi per le sue dimensioni ridotte e la buccia sottile, che la rende particolarmente digeribile e veloce da cucinare. È coltivata in modo tradizionale, con tecniche che rispettano l’ambiente e la biodiversità. La raccolta, effettuata a mano tra agosto e settembre, richiede grande pazienza e dedizione, riflettendo l’attenzione verso la qualità piuttosto che la quantità.
Le ricette locali a base di fagiolina sono semplicissime: quella essiccata si mangia lessa con un po’ di olio extravergine di oliva locale, proveniente dalle colline che circondano il lago, mentre quella fresca (il cornetto) si passa in tegame con pomodoro e aglio.
Il recupero della Fagiolina del Trasimeno non è solo un atto di tutela di un prodotto tipico, ma anche un gesto a favore della sostenibilità. Coltivare e consumare varietà locali come questa significa ridurre l’impatto ambientale, promuovere la biodiversità agricola e sostenere le comunità rurali. Inoltre, la sua valorizzazione ha stimolato il turismo enogastronomico nella zona del Trasimeno, contribuendo allo sviluppo economico locale.
Oggi, la Fagiolina del Trasimeno è disponibile in numerosi mercati locali, negozi specializzati e direttamente presso i produttori. In Umbria, è possibile partecipare a eventi e sagre dedicate, dove si possono scoprire le sue molteplici varianti e degustare piatti tradizionali.
