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Gusti Unici dell'Umbria

Conoscere il miele

Il  miele è un alimento che le api (apis mellifera) producono dal nettare dei fiori che esse bottinano, trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie, immagazzinano e lasciano maturare nei favi. Le api bottinatrici immagazzinano nettare a melata nell’ingluvie (una dilatazione dell’esofago) e, giunto nell’alveare, il nettare viene arricchito da enzimi (soprattutto di invertasi) contenuti nei secreti delle ghiandole salivari di questi insetti. In seguito subisce una progressiva disidratazione.  Quando la percentuale di acqua è scesa al 17-18 % e gran parte del saccarosio è stato invertito, il miele è pronto per essere stivato all’interno delle cellette del favo con un opercolo di cera che lo isola dall’ambiente esterno. In un secondo tempo interviene l’apicoltore che provvede alla raccolta dei telaini carichi di miele. A questo punto il miele viene estratto dai favi mediante le forza centrifuga in appositi smielatori. Viene poi filtrato e immagazzinato in maturatori fino a quando la parte più leggera come cera e propoli non sale in superficie in modo da poter estrarre il miele dal fondo limpido. Si tratta di un alimento energetico composto da zuccheri semplici (fruttosio-glucosio) facilmente digeribile che contiene enzimi, vitamine, oligominerali, sostanze antibiotico-simili e sostanze che possono favorire i processi di accrescimento. Nell’Orvietano si produce, in prevalenza,  miele di acaia, di castagno e di millefiori.